Ecco qua. A 2080 metri poco sotto - anzi, poco sopra e poi sotto il Rifugio Sette Selle - ci siamo accampati in vicino a questa baracca militare - un bivacco più che una tendata, anche se qualcuno metterà la tenda. Proverò a mettere qualche foto in allegata o questo audio. Direi giornata già abbastanza intensa: 17 chilometri, 1100 e qualcosa metri di dislivello in salita e un 900 di discesa quindi una buona partenza. Non impossibile, ma già abbastanza intensa. Sto già facendo le considerazioni sul cibo che potrei aver sottostimato la quantità, ma vediamo come arriviamo magari domani sera o molto probabilmente venerdì sera che sarà il giorno probabilmente più lungo. Però faccio solo questa considerazione che è direi quasi banale però ci ho pensato poco fa mentre cucinavo nel mio pentolino da 750 ml un etto e mezzo circa di un’orrenda pasta liofilizzata. Orrenda per i nostri standardi abituati al cibo fresco o a tanti altri vizi. Qui invece fornelletto a gas e con lo sfondo che adesso che sto guardando delle Dolomiti di Brenta cucinavo questa questo etto e mezzo di pasta, e sembrava la cosa più gustosa del mondo. La nostra guida Lorenzo ci ha detto, mentre apparecchiava anche la sua di tavola, che se non avessimo fatto questi 17 chilometri - che però non sono niente di così eclatante, non è un’impresa alpinistica di rilievo o chissà che - se non avessimo fatto questi 17 chilometri questa cena che stiamo preparando - ognuno la sua, chi polenta con salame, qualcun altro con dei noodles, un’altra persona con un panino - questa cena che stiamo preparando sarebbe considerata al limite di persone senza tetto. Voglio dire una cosa orrenda, terribile, che sarebbe quasi una punizione che nove persone si stanno infliggendo la condanna di mangiare questa roba. Qui invece aveva tutto un altro aspetto. Il bello di un’avventura del genere, o almeno alla fine del primo giorno potrei posso dire che sicuramente è stata questa cosa. Una giornata bellissima anche dal punto di vista meteorologico, ma che alla fine ci ha regalato e fatto capire come la prospettiva può cambiare: un pasto considerato abbastanza scadente in un certo contesto diventa invece qualcosa di ultra gustoso. Proverò a mettere qualche foto, però direi che come prima puntata mi sembra un’ottima conclusione, quindi direi “a domani”.