Anche oggi ho concluso una giornata da 18 chilometri, nonostante il ginocchio un po’ acciaccato. Ho fatto un consulto con una fisioterapista che mi ha dato un paio di consigli e qualche esercizio di stretching/mobilità da fare: ne ho fatti un paio al pit-stop delle cinque, ma da domani devo mettermi seriamente d’impegno altrimenti non ne verrò fuori.

È difficile non farsi trascinare dal gruppo. Vogliamo arrivare a tutti i costi insieme a qualcuno, per farci una specie di compagnia a distanza, basta che le nostre tende siano vicine. Un po’ di calore umano.

Devo riuscire ad arrivare al Paradise Valley entro domenica, perché è il più lungo stretch che posso fare con il cibo che ho con me. Però non devo strafare, devo tenere il mio ritmo lento ma costante. Domani ci sarà un po’ più di salita, mentre oggi avremo fatto al massimo 400 metri in tutta la giornata. E salite e discese sono le più toste per il mio ginocchio. Ma ce la posso fare. Ce la devo fare. Non è questo il giorno in cui mi arrendo.