Notte miserabile ieri: stanco morto, devastato dalla lunghezza e inaspettata difficoltà del sentiero, il forte vento notturno ha fatto il resto e mi ha impedito di riposare come avrei voluto e dovuto. Perciò oggi il problema muscolare al ginocchio si è presentato ben prima del solito.

Ambiente ancora prettamente alpino. Boschi di altissime conifere, molte cadute e spezzate da vento e temporali – apparentemente questo versante di San Jacinto è stato risparmiato dagli incendi. Un ambiente familiare anche per le quote toccate: punto più alto intorno ai 2700 metri, che per fine aprile è parecchio in alto. Nell’ultimo tratto di oggi, enormi massi su cui si erano frantumati i mastodontici tronchi mi hanno fatto immaginare una mitologica guerra tra alberi e rocce di queste zone, come se fossimo nella Terra di Mezzo: Ent contro giganti rocciosi in granito, non si per quale primato.

Giornata corta (circa 15 chilometri) di quasi riposo, in preparazione alle ultime due che ci attendono per concludere questa sezione breve ma intensa, in cui le Alpi hanno trovato un posto persino nel sud della California.