Mi sembra un momento opportuno. Ma che tipo di conti? Sì, dovrei fare un bilancio di quanto sto spendendo, ma adesso sto parlando di un ipotetico planning per il resto del trail. E lo so che ci sono troppe variabili, troppo è ancora in mano al caso. Però può comunque essere utile fare un paio di discorsi di massima.

Ma prima di tutto: perché fare questo discorso? Perché pianificare quando ormai ho capito che è quasi inutile? Non è del tutto vera questa affermazione; è necessario pianificare alcune cose – l’acqua, per esempio, determina il ritmo di quasi tutte le giornate. Però ho un tempo limitato per questo viaggio e non posso non tenerne conto.

Primo punto: siamo a circa dieci giorni da Kennedy Meadows, l’inizio canonico della sezione della Sierra Nevada. Questa sezione, se consideriamo solo la parte “alpina”, è lunga poco più di 300 miglia. Un’approssimazione conservativa è allocare un mese di tempo per percorrerla, anche se è fattibile in tre settimane. Diciamo tra i 25 e i 30 giorni, ma stiamo larghi: vogliamo ottenere un piano di massima.

Secondo punto: quando inizieremo la Sierra? Diciamo intorno al 5 giugno, contando 1-2 giorni di stop una volta archiviata la sezione del deserto (cioè il sud della California). Dovremmo quindi uscire dalle montagne entro il 5 luglio, il che significa che rimarranno 57 giorni fino a fine agosto1

La domanda più difficile adesso: è realistico pensare di poter percorrere quel che resta della California (la parte nord, circa 600 miglia) e gli stati di Oregon e Washington – che sono circa mille miglia insieme – in poco meno di due mesi? La risposta è, ovviamente, dipende, ma fatte certe assunzioni, direi che potrebbe essere un “sì”. Quali assunzioni?

  • Aumentare la distanza quotidiana fino ad arrivare a 25-28 miglia, cioè 40-45 km giornalieri.
  • Ridurre il numero di riposi totali. Se vogliamo fare una stima potremmo assegnare 10 giorni di riposo totali per OR e WA, 5 a testa. Il budget dei giorni salirebbe a 67, ma potrebbe rimanere fattibile.

Seguirò questo piano? Non lo so, ma averlo fatto non significa che io debba sottostarvi a qualsiasi costo: serve solo a prendere consapevolezza di ciò che ho fatto, come, e dove posso migliorare.

Concludo con un highlight della giornata: abbiamo trascorso la fine del pomeriggio e la sera a un ristorante/sala giochi/bowling. Eravamo soli? Certo che no! L’iniziativa è partita da un hiker americano (Chris) che ha prenotato un tavolo e le piste da bowling; poi la voce si è sparsa così rapidamente di gruppo in gruppo che verso le sette ci saranno stati almeno una trentina di hiker. Come se fossimo un unico gruppo di amici di lunga data che si è ritrovato per il compleanno di uno di noi. Anche questa, secondo me, si può annoverare nella ​trail magic​ perché è stato molto rilassante, rinvigorente, e pure divertente.

🌎 Where am I?


  1. Io in realtà avrò fino al 9 settembre incluso. ↩︎