Altra giornata dilaniante per le mie gambe: un’altra (l’ennesima) contrattura muscolare mi ha complicato la giornata da mezzogiorno in poi. In più, è stato un pezzo di trail davvero pesante: molta salita di cui la maggioranza aveva pendenze estreme (ossia linee dritte “alla bergamasca”). Abbiamo pure fatto una deviazione di circa 3.5 chilometri per l’acqua, deviazione che col senno di poi avremmo evitato volentieri. Si unisca a tutto ciò un’altra giornata molto calda di fine maggio (promemoria: siamo ancora nel deserto) e si otterrà una giornata abbastanza devastante per tutto il corpo. In totale abbiamo camminato per quaranta chilometri. Quaranta.

Avendo camminato per buona parte della giornata da solo, ho riflettuto su parecchie cose. Sono tornato sul discorso delle amicizie e dei gesti di condivisione spontanea che io credo debbano fare parte di una relazione sana. Ho poi cercato di capire cosa siano quelle che qui vengono chiamate trail legs, cioè “gambe da trail”. La mia gamba dolorante mi ha comunque permesso di camminare per quaranta chilometri, come è stato possibile? Ecco, proprio per questo fenomeno di irrobustimento e aumento della resistenza di tutti i muscoli più coinvolti nel camminare. Le trail legs sono questa cosa qua, secondo me: una “super resistenza” che permette di macinare più strada. I muscoli non hanno abbastanza nutrimento per mettere su massa, ma perdono il grasso in eccesso e diventano più efficienti, si stancano dopo molto più tempo. Una cosa che non credevo assolutamente di riuscire a ottenere, e invece dopo seicento miglia me ne sono accorto. Ciò non significa che si possa rinunciare al riposo o a fare stretching, anzi. Però ora abbiamo una specie di superpotere – se e quando la contrattura se ne sarà andata – che sarà uno dei mezzi per arrivare in Canada, sperando di evitare infortuni seri. O almeno è quello che vorrei 🤞

Una nota estremamente positiva della giornata è stato incontrare due signore di mezza età con una jeep a un’intersezione del sentiero con una strada carrozzabile. Un altro episodio di trail magic che ribalta sempre l’umore in positivo, nonostante tu sia già del tutto disfatto. Due snack, un po’ di frutta, e una lattina di Coca-Cola sono state la panacea che desideravamo. Ed è arrivata: ​the trail provides​, quando smetti di combatterlo. Grazie a tutti coloro che si impegnano in questi piccoli gesti gratuiti che per noi che camminiamo valgono tantissimo! 🙏

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