È ufficiale: siamo fuori dalla Sierra Nevada. Al miglio 1018, dopo venticinque giorni e poco più di trecento miglia, ho incrociato la Highway 108, un confine di asfalto per il regno montuoso della California.

Già ieri scrivevo che l’ambiente è cominciato a cambiare dopo il Dorothy Pass; oggi ancor più sembrava di essere tornati nel deserto: rocce di tutt’altro tipo, alberi pressoché inesistenti, il trail che traversava spesso ghiaioni con alcuni residui di neve dovuti alla quota – sopra i tremila, l’unica reminiscenza delle alte cime attraversate nelle scorse tre settimane. Comincia domani una sezione di transizione, prima della California del nord. È probabile che comincerò a ragionare seriamente su quali e quante miglia saltare: di California ne ho vista parecchia ormai e vorrei allocare al meglio il mio budget temporale visto che domani comincia luglio e il mio penultimo mese di aspettativa. Non voglio dover correre come un matto in Oregon e Washington, rischiando di non apprezzare nulla di ciò che potrebbero regalarmi. Domani ci aspetta un detour potenzialmente complicato via autostop fino a Bridgeport, dove c’è l’ufficio postale più vicino. Speriamo di cavarcela entro il primo pomeriggio, così da riuscire a camminare almeno una decina di chilometri verso la prossima (e attesa) meta: South Lake Tahoe, dove finalmente mi prenderò un paio di giorni di riposo1.

🌎 Where am I?


  1. Uno sicuramente. Il secondo giorno sarà da dedicare ai soliti preparativi, quindi non proprio riposo completo. ↩︎