Direi proprio che la parola del giorno è risorse. La giornata è stata eterna sul trail: sfiorati i quaranta chilometri, di cui almeno venticinque di noia mortale lungo il Los Angeles Aqueduct. È famigerato questo tratto del trail proprio per questi chilometri sotto il sole cocente, senza un briciolo di ombra o acqua per diverse miglia. L’usanza vuole che si faccia di notte, ma Fabio e io abbiamo preferito partire presto piuttosto che rinunciare a un po’ di riposo notturno. Alla fine, a parte la noia di un percorso sempre uguale – e tolti i fastidi per un paio di vesciche che si ripresentano dopo qualche ora di cammino – non è stata così tremenda. È stata certamente impegnativa, ma posso dire di esserci arrivato abbastanza preparato, perlomeno sulla resistenza mentale. Domani il programma è arrivare alla prima intersezione con una strada nel primo pomeriggio ed essere così in città entro sera.

Nella noia di oggi, era inevitabile non pensare a quanto questo deserto del Mojave sia un’enorme risorsa: acqua, sole, e vento, per dire le più importanti. Quindi energia – anche se l’acqua serve per altri scopi. Da fisico, è inevitabile non riflettere sull’onnipresenza del concetto di energia. Non ne abbiamo una definizione precisa, ma sappiamo benissimo come maneggiarla, ed è evidentemente un bene essenziale per qualunque società. Infine, c’è l’energia sotto forma di cibo che mi carico tutti i giorni sulle spalle, un carico più o meno pesante (spesso troppo!). Ho già approfondito sul blog perché sarebbe più corretto parlare di “energia libera”, è un discorso affascinante e un po’ complicato.

Avrei potuto ascoltare un sacco di roba, mentre mi sono limitato a due cose soltanto: la puntata di ieri di “Morning” e un messaggio audio di Andre e Cristina. Erano dieci minuti di audio e mi hanno tenuto compagnia per un po’, perciò grazie a entrambi! 🙏 Tra le tante cose, Andre mi ha ricordato che non si può rincorrere una persona che non vuole essere trovata (o non può). Non pensare perciò che una mancata risposta voglia dire che io sto facendo qualcosa di sbagliato, è l’altra persona a non voler comunicare. Spesso è difficile accettarlo e dispiace disinvestire in una relazione, ma di certo non possiamo dedicare un tempo esagerato a qualcuno che non lo vuole – e i suoi motivi possono essere i più diversi.

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